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La solitudine fa bene!

“Chi non ama la solitudine non ama neppure la libertà, perché si è liberi unicamente quando si è soli.”

(Arthur Schopenhauer)

La bellezza di stare da soli, di stare con se stessi, una tematica affascinante ed un fenomeno che, proprio in questo rientro dalle vacanze, ho ritrovato in alcuni miei pazienti e che si riassume nella loro esclamazione: “Dottoressa, ho passato l’estate a casa da solo … ed è stato meraviglioso!”. “Fantastico” –penso io- questo punto della terapia è cruciale e se non conoscessi le dinamiche intrapsichiche mi parrebbe quasi miracoloso; com’è possibile che stavi così male poco tempo fa ed ora stai addirittura benissimo da solo?? Questa è una meravigliosa conquista! Se sei tra le persone che fa fatica a stare da solo, sei anche tra quelle persone che non sta bene con se stesso, che ha qualche problema o difficoltà in uno o più ambiti della vita. Oggi la solitudine è diventata un mostro da cui stare alla larga, un’ombra in cui ansia, paura, paranoia, disagio sono le uniche luci visibili. L’uso compulsivo della tecnologia esaspera il senso di vuoto che coglie le persone quando si ritrovano sole. Pensiamoci: si è reperibili 24 ore su 24, l’intimità è spesso inesistente perché i social vengono usati da vetrina per condividere spazi segreti della propria vita e delle proprie abitudini con perfetti sconosciuti, il confronto non è più costruttivo ma fine a se stesso e la situazione non migliora uscendo di casa: troviamo posti affollati, gente ovunque o in luoghi ‘di tendenza’ del momento dove si può facilmente notare che ognuno è iper-connesso non nella situazione presente … ma al proprio telefonino! E’ come se da solo non fossi nessuno, gli altri che sono spesso sconosciuti, servono per specchiarsi, riconoscersi, dare una struttura all’identità ed alla personalità e poco importa se questa immagine non è reale! In questo modo ci si perde, si perde di vista se stessi. E’ importante per questo cercare attimi da ritagliare, tempi di solitudine per imparare a stare con se stessi, percepirne la bellezza, venire a conoscenza del fatto che Tu sei il Tuo migliore amico, la persona con cui stai meglio e con cui Ti puoi sentire a casa. Gli importanti vantaggi della solitudine: – Un momento da dedicare all’introspezione L’introspezione non deve far paura ma è da ricercare e conoscere, ecco un semplice esercizio: cerca il momento migliore per essere a casa solo, nel silenzio e sdraiati … ti rilassi con un bel respiro e ti fai queste domande: “Cosa sto facendo che mi piace nella vita?” – “Come mi sento?” – “Cosa mi piacerebbe cambiare di me o della mia vita?” – Poter essere persone mature La solitudine dà modo di venire a diretto contatto con i propri problemi, siano essi pratici, psichici, emotivi o del corpo. Stare soli con quelli che si definiscono i “i propri problemi”, garantisce l’emergere di soluzioni originali e personali, ma assicura anche la certezza di possedere le risorse necessarie per affrontare qualsiasi difficoltà. Questo farà fiorire una persona indipendente, con maggior autostima ed emotivamente più forte. – Aumentare la creatività Il processo creativo è un flusso senza controllo che sgorga spontaneo dalla mente, esso è una risorsa fondamentale per trovare il centro di sé. Dunque: spegni il cellulare e cerca una zona di pace e tranquillità. – Liberarsi dai pregiudizi Le solite persone, i soliti amici, le solite cose del quotidiano addormentano la mente, standardizzano il pensiero ed omologano le idee a quelle degli altri. Stare da soli fa in modo di riconoscere la propria unicità proprio nella diversità di pensieri e idee rispetto a quelle degli altri, stare soli aiuta a riflettere sui discorsi che si ascoltano dando modo al pensiero critico di svilupparsi. – Rinforzare la mente E’ vero che quando si soffre si ha bisogno di confidarsi, scambiare idee, sfogarsi ma in questo modo si corre il rischio di rimanere invischiati nella confusione che i consigli o le opinioni degli altri spesso provocano … soprattutto in chi è avvolto nella sofferenza. Nei momenti che riteniamo oscuri e dove intono non c’è altro che buio, è bene cercare la propria solitudine, il proprio spazio per ascoltare le emozioni che mente e corpo ci rimandano, in questo modo possiamo toccare e vedere la parte più profonda di noi che, automaticamente ci porterà a trovare modi nuovi di affrontare la nostra realtà … seppur, all’apparenza, posa sembrarci sconosciuta. Saremo così liberi ed autosufficienti e la mente diverrà lucida e forte. Ricordiamoci sempre l’importanza di guardare a noi stessi, ricordiamo anche l’importanza di conoscere, toccare e sentire l’altra persona, riconoscendola come diversa da sé ma, curiamoci uno dell’altro, altrimenti non sorprendiamoci se ci sentiamo terribilmente soli.

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