L’intuito non mente allorché ci bisbiglia: non sei polvere, tu sei magia!
(Richard Bach)
L’intuizione è una conoscenza immediata di una verità, è quella capacità che ha permesso alle grandi menti di risolvere problemi apparentemente insolvibili o di trovare soluzioni innovative e rivoluzionarie grazie al cosiddetto “lampo di genio”.
La funzione intuitiva arriva dall’emisfero destro del nostro cervello e “come fa ad arrivare” è un mistero per la scienza, perché l’intuizione va al di là delle barriere spazio-temporali, prevedendo una conoscenza immediata di una data situazione, disponibile nel “qui e ora”, si può dire che l’intuizione “accade”.
Ciascuno di noi possiede la facoltà intuitiva ma, spesso, la parte razionale della mente la reprime e la scarta, la scredita come fantasia o sensazione priva di concretezza. Lo fa perché viviamo in una società fortemente dominata dall’aspetto maschile e razionale che, in qualche modo, ha represso la capacità intuitiva, nonostante sia fondamentale nella nostra vita.
E’ utile sapere che l’equilibrio della mente prevede che l’emisfero destro (immagini, intuizioni, fantasie) collabori costantemente con l’emisfero sinistro (razionalità, logica), in un rapporto di reciprocità ed armonia.
Albert Einstein diceva: “La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servo fedele. Abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”.
A questo punto è fondamentale conoscere e ricordare che l’intuizione funziona in noi da sempre e svilupparla, affinarla, migliorarla è possibile perché è una capacità innata!
Sicuramente il primo passo è smettere di inibirla e di ostacolarla con la nostra mente razionale.
Ma come fare per sviluppare e potenziare la nostra intuizione?
Intanto conoscendola: l’intuizione si esprime con chiari segnali che sono differenti per ciascuno di noi e bisogna essere in grado di individuarli attraverso l’ascolto e l’osservazione.
Ognuno possiede una modalità percettiva privilegiata dell’intuizione, conoscendo la propria si potrà più facilmente ascoltarla e sollecitarla:
MODALITÀ UDITIVA: è la “vocina”.
La mente è attraversata da molte idee, per capire che si tratti d’intuizione è opportuno seguirne i messaggi, così da verificare o meno la risposta nei fatti, se non accade nulla di speciale, vuol dire che non eravamo in presenza di un’intuizione. Per esempio, all’improvviso ti viene da pensare: “E’ da tanto tempo che non sento quella persona” e durante la conversazione lei ti dà un’informazione di cui avevi bisogno, oppure: “mi piacerebbe davvero che mi chiamassero per quel tale lavoro, qualcosa mi dice che devo mandare la mia candidatura” ed ecco che l’assunzione arriva in un lampo.
MODALITÀ CINESTETICA: guida attraverso sensazioni del corpo accompagnate da un vissuto emotivo intenso.
Il corpo è un importante messaggero che ci fa accedere al linguaggio intuitivo: può trattarsi di una fitta al petto, una stretta all’addome o un ‘balzo’ al cuore, una stretta al torace o gambe molli: tutto dipende dalla situazione incontrata. Le persone predisposte a questo tipo d’intuizione cinestesica sono profondamente in contatto con le loro emozioni, possono essere sensibili all’atmosfera di un luogo oppure possono avvertire lo stato d’animo di un’altra persona.
MODALITÀ VISIVA: si manifesta attraverso immagini chiare che si presentano alla mente.
L’intuitivo visivo è in grado di vedere chiaramente delle immagini, dei simboli o delle scene: “vede” i fatti prima che avvengano. In questo caso c’è la possibilità di modificare o cambiare il destino di eventuali situazioni spiacevoli che potrebbero presentarsi oppure, di andare incontro e alimentare situazioni che viceversa, si vorrebbero far accadere.
L’intuizione è un alleato importante, chi sa ascoltarla è facilitato nelle scelte, stimolato nella creatività e fiducioso nella vita e nelle scelte importanti che essa propone.
E la tua intuizione che lingua parla?